Dolci fritti della tradizione contadina legati al periodo natalizio e diffusi in particolare nella provincia di Chieti dove sono conosciuti anche con l’appellativo di “scrippelle” (da non confondere con quelle teramane).
Si presentano con la classica forma allungata e attorcigliata e si consumano dopo essere stati ricoperti con una generosa spolverata di zucchero.
AREA DI PRODUZIONE
Tutta la regione, in particolare in provincia di Chieti e Pescara.
INGREDIENTI
Farina, uova, patate, lievito di birra.
PROCESSO PRODUTTIVO
Nella preparazione dei torcinelli sono utilizzate le patate che vengono lessate, passate e quindi impastate con tutti gli altri ingredienti ovvero farina, uova e lievito di birra.
Segue la preparazione manuale di cilindretti attorcigliati e fritti in abbondante olio bollente.
PROFILO SENSORIALE
L’aspetto è contraddistinto dalla classica forma allungata e attorcigliata, la superficie esterna è dorata, la consistenza morbida e spugnosa, il sapore tipico.
ELEMENTI DI CULTURA/STORIA/IDENTITÀ/CURIOSITÀ
A Casoli, borgo in provincia di Chieti erto su un colle sul versante orientale della Maiella, i “torcinelli” sono conosciuti come “crustole o crustele” e anziché dolci, sono consumati salati a tutto pasto, tradizionalmente la sera della Vigilia di Natale.
IN CUCINA/ABBINAMENTI
Prima di essere serviti, vengono spolverati con lo zucchero.
Perfetti in ogni occasione o come dolce a fine pasto.
ACCREDITAMENTI
Assente. Si raccoglie un’autodichiarazione del titolare su origine e metodi di produzione.
[Crediti | Foto di www.costieradeitrabocchi.it]