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Sise delle monache

Il dolce simbolo della città di Guardiagrele, soffice Pan di Spagna farcito con crema pasticcera e provvisto di tre protuberanze spolverate con zucchero a velo.
La storia delle sise delle monache comincia con Giuseppe Palmerio tra il 1884 e il 1886 quando mandato dal padre a Napoli per apprendere l’arte pasticcera, torna a casa realizzando questa sorta di brioche ispirata alla “zizza d’a regina“, pasta fresca a una sola coppa.

AREA DI PRODUZIONE
Guardiagrele in provincia di Chieti.

INGREDIENTI
Farina, uova, zucchero, limone, latte.

PROCESSO PRODUTTIVO
Il Pan di Spagna si ottiene da una particolare lavorazione di uova fresche, zucchero e farina, mentre per la crema si usano latte fresco, uova, farina, zucchero, limone.

PROFILO SENSORIALE
Il Pan di Spagna è soffice e fragrante, il sapore pieno e caratteristico.

ELEMENTI DI CULTURA/STORIA/IDENTITÀ/CURIOSITÀ
Riguardo l’origine dell’appellativo “sise delle monache”, sono diverse le teorie.
Secondo la prima la dizione originaria sarebbe quella di “tre monti“ che si riferisce alle vette della Maiella, poi successivamente cambiata in  sise delle monache dalla fantasia popolare.
Un’altra teoria presume che il nome  derivi dal comportamento di alcune suore, che inserivano al centro del petto una protuberanza, un involto di stoffa, in modo da rendere meno evidenti i seni e avere così una superficie piatta, senza prominenze. La terza ipotesi sostiene che le sise sono dette “delle monache“ perché questo dolce sarebbe stato inventato dalle suore, in particolare dalle clarisse.

IN CUCINA/ABBINAMENTI
Prima del consumo sono ricoperte da un’abbondante spolverata di zucchero a velo. Perfette in ogni occasione.

ACCREDITAMENTI
Assente. Si raccoglie un’autodichiarazione del titolare su origine e metodi di produzione.

[Crediti | Foto Gal Maiella Verde]