La sfogliatella è una specialità di Lama dei Peligni, anche se in altri piccoli borghi montani della provincia di Chieti si realizzano preparazioni simili, ma con ingredienti diversi.
Il dolce per forma e sembianze ricorda una tellina molto grande le cui valve di sottile pasta sfoglia racchiudono una farcitura ottenuta con un composto di confettura d’uva e di amarena, mosto cotto, noci e cacao.
AREA DI PRODUZIONE
Lama dei Peligni in provincia di Chieti.
INGREDIENTI
Per la sfoglia: farina (’00), uova, acqua, zucchero, strutto e sale.
Per il ripieno:confettura d’uva, confettura di amarena, mosto cotto, biscotti, noci, cioccolato, caffè.
PROCESSO PRODUTTIVO
La sfoglia è realizzata con un impasto di farina (’00), uova, acqua, zucchero, strutto e sale.
La pasta è stesa con un mattarello per realizzare una sfoglia molto sottile che viene adagiata su un piano e sovrapposta con le altre, complessivamente quattro o cinque strati.
Tra una sfoglia e l’altra si spalma, con l’aiuto di un pennello, lo strutto fuso necessario a tenere separati i diversi strati durante la cottura (nel forno lo strutto si liquefa e le sfoglie si aprono).
Si arrotola progressivamente, partendo dalle estremità, la sfoglia.
Il risultato è un rotolo di pasta, spennellato nuovamente con lo strutto, avvolto nella pellicola e lasciato riposare per almeno 30 minuti.
Quindi si procede tagliando delle rotelline (spessore di circa 1 cm.) da spianare con l’ausilio di un mattarello. In questo modo si ottengono dei dischi ovali, con i cerchi concentrici delle diverse sfoglie in rilievo. Il passaggio successivo è quello della farcitura: viene adagiata su ogni singolo disco che è richiuso a mo’ di conchiglia, dopodiché si inforna a 250° per circa quindici minuti.
A fine cottura, le numerose e ondulate sfoglie assumono un bell’aspetto dorato e prima del consumo, la sfogliatella riceve una generosa spolverata di zucchero a velo.
PROFILO SENSORIALE
La sfoglia è fragrante, delicata e friabile, al palato il gusto è deciso, perfetta sintesi di una commistione e una vivacità di sapori in perfetto equilibrio.
ELEMENTI DI CULTURA/STORIA/IDENTITÀ/CURIOSITÀ
L’origine della sfogliatella risale alla fine del 1800 e la sua storia è legata a Donna Anna, moglie del barone Tabassi, che eredita dalla suocera campana la ricetta della nota sfogliatella napoletana e la riadatta, nell’impasto e nella farcitura, agli ingredienti e ai gusti locali. La ricetta, così rielaborata, è rimasta gelosamente custodita per anni, e solo negli anni ’60 è diventata di dominio pubblico.
IN CUCINA/ABBINAMENTI
Preparata per ricorrenze o festività, la sfogliatella è perfetta da gustare a fine pasto come dessert.
ACCREDITAMENTI
Assente. Si raccoglie un’autodichiarazione del titolare su origine e metodi di produzione.
APPROFONDIMENTI
Comune di Lama dei Peligni, la Sfogliatella.
[Crediti | Foto di www.sangroaventinoturismo.it]