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Scrucchiata o ragnata

La scrucchiata è una confettura d’uva tradizionale ottenuta da uve di vitigni autoctoni a bacca rossa, principalmente Montepulciano d’Abruzzo, vendemmiate quando hanno superato lo stato di maturazione ottimale.
È un ingrediente irrinunciabile nella preparazione di dolci come i celli pieni e la sfogliatella di Lama dei Peligni.

AREA DI PRODUZIONE
Tutta la regione.

INGREDIENTI
Uva Montepulciano d’Abruzzo, mele cotogne, zucchero (facoltativo).

PROCESSO PRODUTTIVO     
Si lavano i grappoli d’uva e si tolgono, uno ad uno, tutti gli acini dal raspo, escludendo quelli danneggiati. L’operazione richiede un po’ di tempo, una volta terminata, si passa alle mele che, dapprima lavate e tagliate, vengono aggiunte  ai chicchi d’uva.
A questo punto si versa il tutto in una grande pentola di rame, lasciando cuocere per circa un’ora. Terminata la cottura, si setaccia il composto per eliminare tutti i semi presenti e lo si lascia bollire per qualche ora (dipende dal quantitativo), mescolando con cura. L’aggiunta dello zucchero è facoltativa. La confettura sarà pronta quando risulterà   di consistenza abbastanza densa e colore intenso e brillante. 

PROFILO SENSORIALE
Contraddistinta dall’aspetto omogeneo, di media consistenza, dal colore violaceo scuro, abbastanza dolce e dal sapore tipico, con un leggero retrogusto amarognolo, a volte leggermente acidulo.

ELEMENTI DI CULTURA/STORIA/IDENTITÀ/CURIOSITÀ    
Sul territorio regionale è conosciuta con diversi appellativi, come scrucchiata  (in quanto “scrocchia” letteralmente sotto i denti) o ragnata, e la sua preparazione, che è molto lunga e può durare anche un’intera giornata, ha un’antica tradizione casalinga, trasmessa oralmente di generazione in generazione.

IN CUCINA/ABBINAMENTI
La scrucchiata è un ingrediente impiegato per farcire dolci locali come i “celli pieni”, la sfogliatella di Lama dei Peligni, i “calcionetti”, ma anche semplici crostate.

ACCREDITAMENTI Assente. Si raccoglie un’autodichiarazione del titolare su origine e metodi di produzione.

[Crediti | Foto di Carmelita Cianci – visitterredeitrabocchi.it]