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Pizza con le sfrigole

È una preparazione tradizionale diffusa in tutta la regione e legata al periodo invernale, al rituale dell’uccisione del maiale e alla preparazione dei salumi. Una fragrante pizza bianca realizzata con le “sfrigole” o ciccioli: croccanti scaglie di grasso e tessuti connettivi che restavano nella padella quando un tempo si preparava lo strutto in casa

AREA DI PRODUZIONE
Tutta la regione.

INGREDIENTI
Farina, acqua, lievito di birra, strutto (per la finitura), sale, “sfrigole” (ciccioli).

PROCESSO PRODUTTIVO
Le sfrigole o ciccioli si ottengono dalla lavorazione del grasso di maiale che messo a cuocere rilascia una parte liquida e trasparente che raffreddandosi diventa strutto e una parte che si deposita ovvero le sfrigole.
I ciccioli sono impastati con farina, acqua, lievito e sale. Si lascia lievitare l’impasto per qualche ora, dopodiché lo si adagia e stende su una teglia unta dove riposerà per una trentina di minuti. Quindi si ricopre la superficie con ciuffetti di strutto e si inforna a 200°C per circa venti minuti.

PROFILO SENSORIALE
La pizza, fragrante e profumata, si presenta croccante all’esterno, soffice all’interno. Il sapore è tipico e caratteristico.

ELEMENTI DI CULTURA/STORIA/IDENTITÀ/CURIOSITÀ    
Tradizionalmente la pizza con le sfrigole si preparava e consumava nel periodo invernale, durante la maialata ovvero il rito dell’uccisione del maiale e la produzione di diverse tipologie di salumi e insaccati.

IN CUCINA/ABBINAMENTI
Perfetta in tutte le occasioni, per accompagnare un pasto, come spuntino o aperitivo.

ACCREDITAMENTI
Assente. Si raccoglie un’autodichiarazione del titolare su origine e metodi di produzione.

[Crediti | Foto di Scuola del Gusto Abruzzo]