Pane contraddistinto dal colore tendenzialmente scuro, tipico della farina solina (antica varietà di grano) e da un sapore piacevolmente amarognolo. Le pagnotte sono sviluppate in altezza, hanno forma ovale o circolare e un peso che varia da 1 a 3 kg.
AREA DI PRODUZIONE
Tutta la regione, in particolare l’entroterra.
INGREDIENTI
Farina solina, acqua, lievito madre, sale.
PROCESSO PRODUTTIVO
Alla farina, macinata con un molino a pietra, si aggiungono acqua, lievito madre, poco sale. Si impasta per bene il tutto, lasciando riposare il composto per diverse ore. Terminata questa prima lievitazione, si impasta nuovamente, dando così forma alla pasta che si lascia lievitare per almeno un paio d’ore, dopodiché si procede con la cottura nel forno a legna per circa un’ora.
PROFILO SENSORIALE
Al taglio risulta compatto, con la mollica che presenta un’occhiatura piccola, regolare e ben distribuita. Il sapore è tipico, piacevolmente amarognolo.
ELEMENTI DI CULTURA/STORIA/IDENTITÀ/CURIOSITÀ
La Solina, antica varietà di grano dell’appennino abruzzese, è caratterizzata da una bassa resa ma da una spiccata attitudine e resistenza alle avversità degli ambienti montani.
Oggi è oggetto di recupero, infatti negli ultimi cinquant’anni era stata surclassata a favore di varietà ad alto contenuto di glutine più adatte alle moderne tecnologie di produzione.
IN CUCINA/ABBINAMENTI
Perfetto per accompagnare salumi, formaggi o per realizzare gustose bruschette.
ACCREDITAMENTI
Assente. Si raccoglie un’autodichiarazione del titolare su origine e metodi di produzione.
[Crediti | Foto di Scuola del Gusto Abruzzo]