Tipico dell’entroterra abruzzese, nasce dalla necessità di conservare a lungo il pane, senza rinunciare a morbidezza e fragranza. Rispetto al pane ottenuto da sola farina, è caratterizzato da un colorito più scuro in superficie, un sapore intenso e un profumo avvolgente.
AREA DI PRODUZIONE
Tutta la regione, in particolare l’entroterra.
INGREDIENTI
Farina di grano solina, acqua, lievito di birra, patate, sale.
PROCESSO PRODUTTIVO
Il pane con le patate è realizzato con un impasto di acqua, farina e lievito che, dopo la lavorazione viene lasciato lievitare per 18 ore all’interno di un contenitore di legno (“madia”). Terminato questo primo passaggio, si aggiungono altra farina, acqua calda e le patate precedentemente lessate in quantità pari al 20% del peso dell’impasto.
Quindi si realizzano delle pagnotte che si lasciano lievitare per almeno tre ore in un luogo caldo, dopodiché si inforna tutto e si cuoce a una temperatura di 180-200°C per circa un’ora.
PROFILO SENSORIALE
Contraddistinto dalla crosta croccante, da una mollica soffice e umida e da un sapore intenso.
ELEMENTI DI CULTURA/STORIA/IDENTITÀ/CURIOSITÀ
È un prodotto tradizionale, caratteristico dell’entroterra montano abruzzese, area vocata alla coltivazione delle patate.
La sua produzione deriva dalla necessità, in tempi passati, di ottenere il pane cercando di utilizzare poca farina attraverso l’aggiunta di un altro “vegetale” dai costi più contenuti. L’utilizzo delle patate era previsto anche per conservare meglio e più a lungo il pane, in virtù della presenza dell’amido.
La conservazione del pane con le patate può protrarsi anche per una settimana senza che il prodotto perda in morbidezza e fragranza.
IN CUCINA/ABBINAMENTI
Perfetto per accompagnare salumi, formaggi, confetture o per realizzare gustose bruschette.
ACCREDITAMENTI
Assente. Si raccoglie un’autodichiarazione del titolare su origine e metodi di produzione.
[Crediti | Foto di Scuola del Gusto Abruzzo]