Pasta all’uovo fresca realizzata con l’ausilio di un ferretto per ottenere il classico foro che la contraddistingue. Particolarmente diffusa nel vastese, nel territorio di Cupello.
La preparazione richiede una certa maestria per riuscire a tirare via dal ferro il maccherone perfettamente dritto e integro.
AREA DI PRODUZIONE
Area del Vastese, in particolare Cupello.
INGREDIENTI
Farina, uova, olio evo, acqua, sale.
PROCESSO PRODUTTIVO
Si realizza un impasto con farina, uova, olio evo, acqua tiepida e un pizzico di sale.
La pasta viene tirata con l’ausilio di un mattarello o una macchinetta e con un coltello si ricavano delle listarelle, poi tagliate nuovamente in tanti piccoli quadratini uguali. Quindi entra in scena il ferretto che viene adagiato sul quadratino di pasta, chiuso alle estremità, e con un movimento netto ed energico spinto indietro e poi in avanti. In questo modo la pasta, arrotolata intorno al ferro si allunga e si ottiene la caratteristica fessura che contraddistingue le ‘ndrocchie.
Il procedimento è abbastanza lungo, perché ogni singolo pezzetto di pasta è lavorato, inciso e forato con il ferretto.
PROFILO SENSORIALE
Caratterizzate dal tipico foro, hanno superficie leggermente ruvida.
ELEMENTI DI CULTURA/STORIA/IDENTITÀ/CURIOSITÀ
Le ‘ndrocchie hanno tradizione antica a Cupello, e sono così rinomate che ogni anno il piccolo borgo del medio vastese organizza (da oltre trent’anni) nel mese di agosto, in occasione della festa di San Rocco, una sagra dedicata a questa preparazione.
IN CUCINA/ABBINAMENTI
Consuetudine vuole che le ‘ndrocchie siano condite con il ragù di carni miste (manzo, agnello e maiale).
ACCREDITAMENTI
Assente. Si raccoglie un’autodichiarazione del titolare su origine e metodi di produzione.
[Crediti | Foto di Carmelita Cianci – visitterredeitrabocchi.it]