Il mosto cotto, conosciuto anche come miele d’uva, è un nettare dolcissimo che si ricava dalla lunga bollitura del mosto d’uva, protratta per diverse ore, a fiamma bassa, in paioli di rame.
La sua preparazione fa parte dellasecolare tradizione contadinaabruzzese tramandata di generazione in generazione.
AREA DI PRODUZIONE
Tutta la regione.
INGREDIENTI
Uva Montepulciano d’Abruzzo matura, con qualità zuccherina superiore a quella richiesta per la vinificazione ordinaria (23-25% di zuccheri).
PROCESSO PRODUTTIVO
L’uva viene pigiata e il mosto fiore che ne deriva viene filtrato, quindi sottoposto a cottura.
Dal raggiungimento della fase di ebollizione, il mosto viene lasciato addensare a fuoco lento per circa 3 ore, finché non si riduce a circa un quarto del quantitativo di partenza.
Il mosto cotto ottenuto si lascia raffreddare e si imbottiglia per la conservazione, che può durare anche due o tre anni, in quanto garantita dall’elevato tasso zuccherino.
PROFILO SENSORIALE
Il mosto cotto è denso, di colore violaceo scuro e dolce al palato.
ELEMENTI DI CULTURA/STORIA/IDENTITÀ/CURIOSITÀ
Il mosto cotto, che si prepara durante la vendemmia, ha origini antichissime. Questo nettare d’uva veniva utilizzato già ai tempi dei romani per insaporire diverse pietanze.
IN CUCINA/ABBINAMENTI
È un ingrediente indispensabile per la preparazione di dolci come i “celli pieni” i ”calcionetti” natalizi e le “nevole” di Ortona.
In cucina lo si utilizza anche come guarnizione per creme e dolci, per condire l’insalata, le patate lesse, la carne o per accompagnare i formaggi particolarmente stagionati.
ACCREDITAMENTI
Assente. Si raccoglie un’autodichiarazione del titolare su origine e metodi di produzione.
[Crediti | Foto di www.sangroaventinoturismo.it]