
Caciocavallo abruzzese
Il caciocavallo abruzzese è un formaggio vaccino a pasta filata realizzato con latte crudo intero con l’aggiunta di caglio e sale. Nel chietino è diffuso nell’Alto Vastese, in particolare l’area di confine con il Molise. È contraddistinto dalla classica forma globosa a pera e ha un peso che va da 1 a 3 Kg.I formaggi dopo la filatura sono modellati e poi legati a coppia con una corda, e posizionati a cavallo di aste per la maturazione. AREA DI PRODUZIONELa zona di produzione è quella della provincia aquilana e di Chieti, in particolare l’Alto Vastese. INGREDIENTILatte crudo intero di vacca, caglio, sale. PROCESSO PRODUTTIVO Si riscalda il latte a 37° e si aggiunge il caglio; la coagulazione avviene in circa 50 minuti. Si procede a una prima rottura della cagliata e a un’estrazione parziale del siero. Quindi si rompe in grani piccoli e si lascia maturare la massa in siero caldo (45°-50°) per diverse ore. Dopo avere liberato la cagliata dal siero residuo si taglia la pasta a fette, la si colloca in acqua calda a 80° e comincia la filatura. Quando la massa è sufficientemente elastica, viene modellata in forma di grossa pera e poi immersa in un bagno di salamoia per un periodo variabile dalle 12 alle 20 ore. I formaggi vengono legati a coppie e posti a maturare in un ambiente fresco per almeno 20 giorni, dopodiché ha inizio la stagionatura che viene effettuata a temperatura costante per un periodo che va dai due ai 12 mesi. PROFILO SENSORIALEAl taglio presenta struttura compatta con le tipiche sfogliature, colore dal giallo chiaro, paglierino al giallo intenso (nei prodotti stagionati) e profumi che rimandano all’erba o al fieno in relazione al momento della produzione. Il sapore è dolce e pastoso nella versione più fresca, diventa più intenso e piccante con la stagionatura. ELEMENTI DI CULTURA/STORIA/IDENTITÀ/CURIOSITÀ La derivazione del nome è incerta, anche se le ipotesi sono due: la prima è che la stagionatura avviene a cavallo di pertiche, ma anche altri formaggi di forma sferica con nomi diversi sono stagionati in questo modo; la seconda che la denominazione sia stata presa in prestito dai Paesi balcanici e dalla Turchia dove formaggi a pasta filata e non sono chiamati Kascaval, Qasqaval. IN CUCINA/ABBINAMENTIPerfetto come antipasto o cotto sulla brace. ACCREDITAMENTIAssente. Si raccoglie un’autodichiarazione del titolare su origine e metodi di produzione. [Crediti | Foto